Fashion Tech. La moda tecnologica nell’epoca del Covid-19

Fashion Tech e Covid

Moda e Covid: l’emergenza sanitaria ha ulteriormente incrementato lo sviluppo tecnologico che aveva caratterizzato il fashion system in questi ultimi anni. Allo stesso tempo però la pandemia ha scaturito un ridimensionamento dell’industria moda globale.

Le nuove tecnologie in ambito fashion e l’evoluzione delle aziende moda sono alla base del progetto Faire Hub, ecco perché abbiamo selezionato questa lettura per voi. Nello specifico, in questo articolo, vediamo come il settore moda è stato coinvolto nella pandemia di Covid-19.

Da qualche anno a questa parte moda e tecnologia sono diventate due realtà sempre più indissolubili. Con l’integrazione dell’hi-tech nel settore dell’abbigliamento, infatti, un vestito non esaurisce più le sue possibilità entro i limiti fisici del tessuto, ma interagisce con chi lo indossa e con l’ambiente circostante.

Polimeri luminescenti, realtà virtuale, fibre in carbonio e tessuti termoregolabili diventano quindi un’estensione diretta del corpo di chi indossa il capo, avvicinandosi in maniera futuristica a quell’interazione uomo-macchina tipica dei libri di fantascienza.

La wereable technology – una vera e propria “tecnologia da indossare” – ci spinge a riflettere su come le innovazioni tecnologiche stiamo modificando le nostre vite e la nostra società.

Oltre a questi numerosi vantaggi evolutivi di cui la moda ha potuto usufruire grazie all’accelerazione ulteriore che la pandemia ha richiesto alle aziende, la stessa industria ha visto però un ridimensionamento economico-finanziario.

Il rapporto tra industria della moda e realtà tecnologiche

Il laboratorio sartoriale con l’avvento delle nuove tecnologie non sarà più solo un semplice luogo di creatività artigianale ma diventa anche un ambiente dedicato alla ricerca scientifica e alla sperimentazione.

Aumentano così gli accordi tra le aziende del settore della moda e le realtà imprenditoriali specializzate in tecnologia, healthcare, biomedica e green.

Queste sperimentazioni tecnologiche ci porteranno inoltre ad una maggiore sensibilizzazione verso la ricerca e la sostenibilità ambientale.

Tra i tanti esempi di questo tipo, nati negli ultimi anni possiamo citare la partnership tra l’azienda fashion tech Orange Fiber, che utilizza per i suoi abiti fibre derivate dagli scarti delle arance di Sicilia sintetizzati successivamente in laboratorio (un progetto che ha attirato l’attenzione di grandi maison come Ferragamo), ma anche la statunitense Bolt Thread, le cui fibre sintetiche riproducono la seta grazie a delle particolari proteine che imitano quelle utilizzate dai ragni per le loro ragnatele.

L’evoluzione della User experience

L’evoluzione del settore della moda non passa ovviamente soltanto per l’innovazione dei tessuti e dei materiali, ma anche attraverso la trasformazione dello shopping vissuto come una vera esperienza.

Dalla personalizzazione dei prodotti in tempo reale alle dirette streaming trasmesse dallo store, la User Experience sta gradualmente diventando sempre più un’esperienza ritagliata a misura del cliente.

Un trend anche questo che ha subito un’accelerazione data dalla pandemia di coronavirus. Numerose aziende hanno dovuto trovare soluzioni alternative alla necessità di dover tenere i propri punti vendita chiusi e raggiungere il consumatore nelle proprie case.

Proprio in questo ultimo anno si è registrata l’esplosione dell’e-commerce.

Le conseguenze della pandemia di coronavirus: aziende e posti di lavoro a rischio

Tuttavia la pandemia di coronavirus ha purtroppo comportato anche gravi ricadute economiche per i protagonisti del settore. Secondo l’ultimo report di McKinsey, “The State of Fashion”, i piani di sviluppo che erano stati messi a punto per il 2020 sono stati travolti dall’emergenza sanitaria, lasciando in balia dell’incertezza finanziaria centinaia di aziende.

Con la conseguenza di un rischio chiusure per decine di aziende legate alla moda e all’abbigliamento e la diretta perdita di centinaia di posti di lavoro.

Ma soluzioni valide e possibili per migliorare la situazione esistono!

Proprio in preparazione al mondo post coronavirus il report “The State of Fashion” ha delineato anche i cinque temi sui quali le aziende dovranno concentrarsi se vorranno uscire indenni dalla crisi economica conseguente all’emergenza sanitaria.

Ecco di seguito quelli citati:

  • un’adeguata pianificazione del proprio modello di business;
  • una forte tendenza all’anti consumismo rivolta al risparmio da parte del consumatore;
  • puntare sul digitale per poter raggiungere il maggior numero di clienti possibile;
  • capacità di sapersi adattare e reinventare;
  • showroom digitali, sfilate virtuali, dirette streaming e realtà aumentata diventeranno parte integrante del Fashion System post-Covid.

Nell’articolo completo, a questo link è presente inoltre il commento di Imran Amed, fondatore e CEO di The Business of Fashion, rinomata rivista del settore moda.

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