Gli ultimi trend del Digital Fashion: Virtual Clothing

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L’ascesa del “Digital Fashion”: Una nuova era nel mondo della moda?

L’industria della moda, caratterizzata da un alto livello di creatività e permeabilità, è stata tra le più colpite dalla crisi pandemica.  Durante la pandemia Covid-19, ha influenzato ed è stata a sua volta influenzata da fenomeni culturali, sociali ed economici; tale interdipendenza è risultata nello sviluppo di nuovi trends, inerenti al “Digital Fashion” e “Virtual clothing”.

Il fenomeno più rilevante a cui stiamo attualmente assistendo è l’ascesa del Digital fashion ed in particolare dell’AR Clothing, il quale ha subito un’accelerazione con il diffondersi della pandemia.
L’industria della moda è stata una delle più restie a intraprendere una trasformazione digitale. Tuttavia, questo settore si è dimostrato tra i più rapidi ad assorbire le evoluzioni sociali.

Ora che il potere di mercato della Gen Z è in rapida crescita, i fashion brand si sono resi conto di quanto un’esperienza digitale fosse fondamentale per attrarre una clientela più giovane. La creazione di capi digitali è stata sicuramente una delle soluzioni più rilevanti offerte, ma quali sono le diverse applicazioni che abbiamo visto emergere in questi ultimi mesi?

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Provare i vestiti virtualmente: l’ultima sfida del digital fashion

Il Covid-19 ha costretto i marchi ad escogitare un modo per riaprire in sicurezza e mostrare ai clienti le nuove collezioni. Questo li ha spinti ad apprezzare come le tecnologie immersive possano fungere da ponte tra gli spazi fisici e quelli digitali, collegando le aziende ai propri clienti.

I pionieri di questo nuovo trend sono stati i marchi di cosmetici, per due motivi principali: perchè tracciare un viso è molto più semplice che tracciare un’intera silouette e perché la maggior attenzione all’igiene generata dal Covid e la conseguente necessità di “provare senza toccare” è più sentita con riferiemnto ai prodotti cosmetici che di abbigliametno. Oggi, la maggior parte dei marchi di cosmesi offre infatti un servizio di prova virtuale.

Avatar digitale

La creazione di avatar digitali non è sicuramente una novità. Negli ultimi decenni, infatti, abbiamo assistito a numerosi tentativi in merito da parte delle aziende. Tuttavia, oggi il fenomeno più interessante è il modo in cui la moda sta interagendo con l’industria del Digital Gaming.

L’industria del Gaming: Risorse nuove e dinamiche per il digital fashion

Il mercato del eSport e del gaming, potenziato dal lockdown e dal distanziamento sociale, dovrebbe raggiungere 2.7 miliardi di giocatori entro la fine del 2020. Inoltre, quasi la metà degli appassionati di giochi sono donne.
I giocatori ed appassionati di eSport si stanno rivelando anche consumatori di moda, desiderosi di spendere sia in app che in prodotti reali. Ciò rappresenta chiaramente un’opportunità per i marchi di moda, che iniziano a guardare a questi giocatori come ad un nuovo potenziale target di clienti.

Uno dei primi brand a collaborare con l’industria del gaming è stato Louis Vuitton, che a settembre 2019 ha lanciato le skin targate LV per League of Legends. Diversi marchi hanno poi lanciato varie collaborazioni con alcune piattaforme di gioco. Animal Crossing, per esempio, ha fatto la sua prima sfilata virtuale di avatar vestiti con abiti di Loewe, Prada e GmbH. Valentino è stato uno dei marchi di lusso più noti ad aver introdotto il suo outfit digitale su Animal Crossing, impegnandosi anche in attività di influencer marketing. Per mantenere l’esclusività legata al mondo del lusso, queste collezioni presentano il concetto di scarsità digitale, il che significa che sono disponibili per un periodo limitato prima di andare sold out.

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Social media: un’opportunità impegnativa

Se l’industria del gaming ha visto crescere il numero delle collaborazioni con i player del settore della moda di lusso, i giganti dei social media non sono da meno. Snapchat ha lanciato una collaborazione con Ralph Lauren creando un guardaroba di marca per i Bitmoji.
Il CEO Ba Blackstock dice che una grande tendenza tra gli utenti è il cosiddetto “gemellaggio” con il loro Bitmoji e in particolare la pubblicazione di foto side-by-side. Inoltre, gli utenti vestono i loro avatar in modo aspirazionale, sperimentando nuovi look attraverso il loro Bitmoji.

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Il digital fashion rivoluziona il tuo armadio e ti permette di vestirti virtualmente

Finora abbiamo definito la moda digitale come un fenomeno circoscritto ad un mondo digitale e in particolare ad un personaggio virtuale. Il passo successivo è indossare noi stessi dei capi digitali.

Questa è la sfida lanciata da IL3X, un marchio di moda puramente digitale, che ha appena annunciato il lancio della piattaforma ARdrobe, sulla quale i clienti possono acquistare vestiti digitali che potranno essere indossati solo sui social media (per esempio attraverso un filtro di Instagram). Ciò implica l’utilizzo della realtà aumentata (AR), che permette di applicare il digitale al mondo reale.

Siccome è risaputo che in alcuni casi i clienti acquistano vestiti al solo scopo di condividerne i look sui social, perché non acquistarli direttamente in un ambiente virtuale? IL3X ha lanciato la prima collaborazione con Missoni, che ha introdotto su Instagram le sue maschere virtuali firmate. In questo caso, il marchio ha riprodotto fedelmente alcuni capi venduti anche in store. Tuttavia, in futuro ARdrobe ha intenzione di vendere alcuni capi non presenti nel mondo fisico solamente nello spazio digitale.

Un modo più sostenibile grazie al digital fashion?

Fashion Technology Accelerator ha sempre sostenuto il concetto di sostenibilità nel settore della moda e del lusso. Questo approccio digitale può essere un modo per ridurre il consumismo sfrenato di prodotti moda e la costante sovrapproduzione che questo settore deve affrontare? Considerando che spesso l’acquisto di vestiti è la risposta alla necessità di gratificazione immediata e che in media indossiamo gli stessi vestiti 7 volte, una soluzione potrebbe essere quella di creare un guardaroba ibrido, con un mix di abiti digitali e abiti reali di alta qualità (e che durino a lungo).

Scopri FAIRE, il nuovo progetto di Regione Lombardia che mira a sviluppare piattaforme tecnologiche e di servizio innovative per supportare e rispondere ai bisogni delle imprese del settore moda e design grazie alla creazione di un Hub di innovazione tecnologica. Grazie all’uso delle nuove tecnologie e dell’AR Clothing, il settore moda si sta reinventando alla luce di una trasformazione digitale che si traduce in evoluzione culturale e rivoluzione del modo di comprare, vestirsi e sfoggiare i propri look.

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